6. ESPLORARE IL MONDO

Per la scrittura dei Viaggi straordinari, sottotitolati Viaggi nei mondi conosciuti e sconosciuti, Jules Verne si ispira a reali racconti di viaggio intorno al mondo i cui contributi geografici e scientifici fungono da base ai suoi romanzi.

Per rispondere all’ambizione enciclopedica stabilita da Hetzel, il suo editore, e in risposta diretta alle geografie universali prodotte durante il XIX secolo, Jules Verne attinge una grande parte della propria ispirazione nei bollettini della Società di Geografia di Parigi, della quale sarà membro per oltre trent’anni. La lettura degli articoli di questa società accademica alimenta l’immaginazione dell’autore e gli fornisce un materiale solido e regolare. Influenza anche indubbiamente le sue opinioni: fornendo tutte le conoscenze utili, la Società di Geografia serve le ambizioni dell’impresa coloniale francese e incoraggia l’esplorazione e quindi lo sfruttamento della Terra. Questa visione del mondo, basata sull’acquisizione delle conoscenze e l’appropriazione dei territori, riflette anche gli angoli morti di un’epoca durante la quale la dominazione coloniale era poco messa in dubbio negli ambenti accademici.

Curioso, attento a tutte le pubblicazioni scientifiche, lo scrittore si appassiona in particolare ai racconti di esplorazione dei fratelli Arago e al saggio Nuova Geografia universale di Elisée Reclus. Si nutre dai lavori del geografo e le sue opere si arricchiscono quindi di considerazioni morali, politiche, filosofiche pur continuando a rappresentare il mondo.

Le sue letture della Revue des deux mondes o della collana del Tour du monde, sono anche una fonte rinnovata di viaggi di cui a volte prende i loro racconti in prestito. Si impregna dei lavori che ha letto per meglio romanzarli e riuscire ad interessare un ampio pubblico alla geografia e alle scoperte contemporanee.

Le sue opere accompagnano gli sconvolgimenti del XIX secolo segnato da un cambio di scala per l’umanità. I progressi tecnici favoriscono i viaggi intorno al mondo e il controllo delle distanze e del tempo provoca uno spostamento verso la mondializzazione.


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Jean Bruneau
Prova di ritratto di Jules Verne per un mazzo di carte
circa 1978
Disegno con matita
MJV C579/07 (Donazione Jean-Michel Bruneau, 2021)


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Alfred Le Petit
Jules Verne che fa ruotare un mappamondo
Manifesto riapprodo su disegno realizzato per il Charivari, 15 dicembre 1874
MJV D961


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Élie Le Guillou e Jacques Arago
Viaggio intorno al mondo dell’Astrolabio e della Zélée, agli ordini del contrammiraglio Dumont d’Urville negli anni 1837, 38, 39 et 40
Berquet et Pétion, Parigi, 1843
MJV A1104

Questo racconto della terza circumnavigazione intorno al globo di Jules Dumont d’Urville è stato scritto da Élie Le Guillou, chirurgo della nave la Zélée, assistito dal disegnatore Jacques Arago. Anche geografo ed esploratore, quest’ultimo ha partecipato dal 1817 al 1820 al viaggio intorno al mondo del capitano Freycinet a bordo delle corvette’ l’Uranie e la Physicienne.

Prima di entrare a far parte della Società di Geografia di Parigi, Jules Verne incontra molte personalità che lo incoraggiano a perseverare nell’ambito della scrittura. Dal 1851 in poi, frequenta i fratelli Arago, in particolare Jacques ma anche François, il famoso astronomo e fisico, tramite il quale conosce esploratori, geografi e scienziati.


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Élisée Reclus
La storia di una montagna
Edizione Hetzel, Parigi, 1866 circa
MJV A10

Geografo indipendente in un’epoca in cui la geografia non è ancora una disciplina accademica pienamente consolidata, Élisée Reclus è un viaggiatore e un ricercatore instancabile. Scrittore dallo stile elegante e popolare, è stato a lungo noto per il suo impegnò anarchico.

La geografia, scienza delle interazioni, è uno strumento di liberazione che Élisée Reclus è stato in grado di rendere estremamente popolare ai suoi tempi. Tuttavia, questa notorietà è da attribuire anche all’aura dell’uomo, in un’epoca in cui la geografia era soprattutto associata alla lontananza e ai sogni, all’incrocio tra scienza e immaginazione, come lo incarna perfettamente lo scrittore Jules Verne che conosceva peraltro molto bene i suoi testi.

Libertario e geografo, Élisée Reclus lascia un corpus considerevole di opere che trova oggi echi importanti: ecologia, analisi della colonizzazione, riflessione sul capitalismo globalizzato e sulle disuguagliane sociali, la sua geografia umana colpisce per la sua modernità.


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Jules Verne
I grandi navigatori del XVIII secolo
Le Magasin d’éducation et de récréation,
Parigi, 1880
MJV A1125

Questa pubblicazione preliminare a puntate nelle pagine del Magasin d’éducation et de récréation è un formato ampiamente diffuso.
Capitolo dopo capitolo, i lettori scoprono l’opera dell’autore.


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Jules Verne e Théophile Lavallée
Geografia illustrata della Francia e delle sue colonie
Edizioni Hetzel, Parigi, 1868
MJV A489

Dopo una lunga istruzione redatta da Théophile Lavallée avente come titolo Geografia generale della Francia, Jules Verne dettaglia ogni dipartimento seguendo sempre le stesse rubriche: geografiche, storiche e descrittive.


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Jules Verne
Storia dei grandi viaggi e dei grandi viaggiatori,
1869
MJV B150 (Stampa di mostra – Acquisto con il sostegno della Regione dei Paesi della Loira, del dipartimento della Loira Atlantica e della Fondazione di Francia)

Su questo foglietto, Jules Verne inizia il secondo capitolo della sua opera ritracciando a storia degli esploratori e viaggiatori famosi del I al IX secolo.
Sul lato destro della pagina, stabilisce l’elenco esaustivo degli esploratori e delle parti del globo scoperte o percorse e che cita in questo stesso capitolo.


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Jules Verne
Storia dei grandi viaggi e dei grandi viaggiatori
Matrici di legno inciso, 1879 circa
MJV G349

L’evoluzione delle tecniche di stampa rafforza il ruolo dell’immagine nello svolgimento del racconto. L’incisione su legno «di testa», blocco tagliato perpendicolarmente rispetto alla direzione della fibra del legno e lavorato con uno scalpello, offre un’immagine incisa in rilievo molto sottile e dettagliata.


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Poul Steffensen
L’isola misteriosa e
Le mirabolanti avventure di mastro Antifer
Disegni per un’edizione danese, circa 1901
MJV C204


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Daniel Maja
Il superbo Orinoco
Disegno a inchiostro, matita, acquarello e pastelli
su carta riciclata per l’edizione della Fundacion Julio Verne De Venezuela, 1997
MJV C557 (Acquisto con il sostegno del Fondo regionale di acquisizione per le biblioteche, 2004)


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Louis Figuier
Le sei parti del mondo
Manifesto litografato, Parigi 1877
MJV D499

Intitolata Le sei parti del mondo, la prima opera teatrale di Louis Figuier à stata inserita nel cartellone a Parigi nel 1877. Questo divulgatore della scienza ha così tentato di diffondere tramite il «teatro scientifico» recenti scoperte scientifiche.


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Tavolo da gioco Viaggio di Nansen al polo nord
S.C., Parigi, circa 1900
Cromolitografia su cartone
MJV G372

Alla fine del XIX secolo, la conquista dei poli appassiona e suscita avidità.

I novergesi Fridtjof Nansen e i membri del suo equipaggio hanno tentato di raggiungere il polo Fram usando la deriva della banchisa creata dalla corrente dell’oceano artico.


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Françoise Bled-Godé
Un inverno tra i ghiacci
Vientimila leghe sotto i mari
Linoincisioni, 1984
MJV C77 e C65


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Le avventure del capitano Hatteras
Imagerie Pellerin, Épinal, 1893
Zincografia colorata con uno stampino su carta
MJV C10


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Inaugurazione della prima linea ferroviaria in Cina (linea Shanghai-Kungwang)
L’Univers illustré, 1876
MJV I116


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Jame’s Prunier
Il giro del mondo in ottanta giorni
Tempera e acquarello su carta
Illustrazione realizzata per l’edizione Gallimard, 1995
MJV C354 (Acquisto con il sostegno del Fondo di acquisizione per le biblioteche, 2005)

Il Giro del mondo in ottanta giorni può essere interpretato come una grande transizione, questo momento in cui la modernità sembra trionfare ovunque. L’avvento della mondializzazione si situa proprio in quel momento, con l’annuncio del controllo della distanza e del tempo.


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Around the World by the Canadian Pacific Route
Usher Monicall, Montreal, 1897
MJV D358


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Jame’s Prunier
Il giro del mondo in ottanta giorni
Tempera e acquarello su carta
Illustrazione realizzata per l’edizione Gallimard, 1995
MJV C354 (Acquisto all’artista con il sostegno del Fondo regionale di acquisizione per le biblioteche, 2005)

Dietro un’opera che si conforma alle aspettative del XIX secolo, c’è un romanziere visionario: il futuro prossimo che Jules Verne descrive a lungo assomiglia a volte stranamente al nostro presente.

Una delle sue intuizioni è stata quella di immaginare una società allargata alle dimensioni del pianeta, dove i viaggi per terra, mare o aria diventano all’ordine del giorno e all’origine di una prima inevitabile globalizzazione. Linee ferroviarie e marittime regolari attraversano continenti e oceani, circondando il globo della modernità.

Il Giro del mondo in ottanta giorni rende conto dell’emergere di nuovo possibilità. Testimonia soprattutto il passaggio a un mondo globalizzato.


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La grotta dei serpenti
Manifesto per l’adattamento del romanzo di Jules Verne,
Il giro del mondo in ottanta giorni al teatro del Châtelet
Ch. Wall & Cie Imprimeur, Parigi, 1990-1914
MJV D899 (Acquisto con il sostegno del Fondo di acqusizione per le biblioteche, 2017)


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Manifesto promozionale per la pubblicazione di Nuova Geografia Generale
Tipografia Paul Dupont, Parigi, 1899
MJV D1032 


Nel XIX secolo, le esplorazioni hanno plasmato il mondo in una terra di avventure e scoperte che affascina l’Europa.

Le loro storie e descrizioni sono riportate in opere scientifiche che aprono finestre su società provenienti da altrove o plasmano l’immaginazione.

Questo immaginario è nutrito da rappresentazioni stereotipate come dimostrano i ritratti degli uomini africani, amerindi, asiatici ed europei sul manifesto per la pubblicazione della Nuovo Geografia Generale di Maurice Wahl.


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Caricatura di Jules Verne realizzata da André Gill
Gli uomini di oggi
circa 1880
MJV C22

L’immagine di Jules Verne, con un mappamondo sulle spalle, offre varie interpretazioni, dal gusto dell’autore per la geografia e l’esplorazione dei continenti. Quella più implicita, dell’interesse che nutre per le questioni politiche del mondo come si costruisce sotto i suoi occhi. Le opere di Jules Verne, come lo illustra André Gill, sono un riflesso del mondo della seconda metà del XIX secolo passato attraverso il filtro letterario della sua piuma.


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Il giro del mondo
Guida ufficiale e ricordo del panorama presentato
durante l’Esposizione universale del 1900 a Parigi
MJV H734

Louis Glaser
Ricordo dell’Esposizione universale del 1878 a Parigi
Edizioni Charles Feuth, Bruxelles, 1878
MJV G356


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Jules Verne
La casa a vapore
Edizione Hetzel, Parigi, 1880
MJV A2719

Lady Brassey
In India e in Australia: l’ultimo viaggio di Lady Brassey

Maison Alfred Mame et fils, 1893
MJV A5737


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Jame’s Prunier
Il giro del mondo in ottanta giorni
Tempera per l’edizione Gallimard, 1995
MJV C354 (Acquisto con il sostegno del Fondo
regionale di acquisizione per le biblioteche)

Jules Verne
Il giro del mondo in ottanta giorni
Edizione Hetzel, Parigi, 1874
MJV A18


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Magasin d’éducation et de récréation
47° volume (12 numeri da gennaio a giugno)
Edizione Hetzel, Parigi, 1888
MJV A176

Pubblicazione preliminare a puntate nelle pagine del Magasin d’éducation et de récréation. Formato ampiamente diffuso che fa conoscere la casa editrice e permette di valutare la popolarità del romanzo.


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Jules Verne
Due anni di vacanze
Edizione Hetzel, Parigi, 1888
MJV A118 e A119

Pubblicazione in formato tascabile, brossurata, buon mercato e senza illustrazioni. Un libro accessibile alle famiglie della classe media e destinato all’uso corrente.


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Jules Verne
Due anni di vacanze
Copertina in cartone «à l’éventail et aux deux éléphants» (con ventaglio e due elefanti)
Edizione Hetzel, Parigi, 1888-1889
MJV A332

Pubblicazione in edizione di lusso grande formato rilegata, con copertina in cartone riccamente decorata e dorata e pagine illustrate. Questo oggetto di valore è destinato alla clientela borghese e aristocratica e può essere offerto ai bambini come regalo delle Strenne o premio scolastico.


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Cataloghi delle pubblicazioni
Editione Hetzel, Parigi, 1866-1911
MJV H456


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George Roux
Manifesto delle strenne 1888
J.Hetzel & Cie, Strasburgo, 1887
Litografia
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In occasione delle Strenne, alla fine dell’anno, la venduta delle opere costituisce per gli edizioni Hetzel un importante evento commerciale. Dà luogo alla creazione di manifesti pubblicitari che mettono in risalto in particolare le opere di Jules Verne.

Un’impaginazione esperta integra blocchi di testo nell’illustrazione in cui i titoli dei libri sono raggruppati per generi, collane e fasce di età. Le menzioni di formato, presentazione e prezzo completano le informazioni. Sul retro, l’editore espone a grandi linee il suo progetto editoriale, e propone note dettagliate per ciascuno dei nuovi titoli dell’anno. Consultando i manifesti, affissi alle porte dei negozi e quindi leggibili da entrambi i lati, il lettore dispone di un vero e proprio catalogo in miniatura.

Ogni anno vengono creati vari modelli di manifesti. A volte, uno di essi è dedicato a un’opera particolarmente importante o a un autore di spicco: i Viaggi straordinari di Jules Verne beneficiano ovviamente di questa pubblicità.


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