Dai suoi primi saggi alla scena nonché al trionfo delle opere teatrali da grande spettacolo ispirate ai suoi romanzi, il teatro occupa un posto di primo piano nelle vita e nelle opere di Jules Verne. Nel 1894, in occasione di un’intervista rilasciata al britannico Robert Sherard, l’autore dichiara: «Adoravo la scena e tutto quello che c’era intorno, e scrivere opere teatrali è sempre il lavoro che mi procura il massimo piacere».
Dal 1848, Jules Verne si appassiona al teatro e inizia la redazione di varie opere teatrali. Le sue opere giovanili sono ispirate da Victor Hugo, Alexandre Dumas, William Shakespeare… Nei suoi scritti, i giochi di parole, i qui pro quo, l’umorismo, i significati nascosti annunciano già la qualità dei dialoghi che ritmeranno i Viaggi straordinari
Dopo il successo letterario dei suoi primi Viaggi, Jules Verne desidera adattare al teatro alcune delle sue opere romanzesche. Collabora quindi con il drammaturgo Adolphe d’Ennery per gli adattamenti trionfali del Giro del mondo in 80 giorni (1874) e di Michel Strogoff (1881), veri e propri spettacoli dalle messe in scena grandiose chiamate fééries. L’adattamento dei Figli delcapitano Grant (1878), nonostante magnifiche scenografie, riscuoterà un successo più limitato.

[Adolphe d’Ennery]
Lettera scritta a mano, 1878 circa
MJV B199 – Stampa di mostra
Questa opera teatrale in cinque atti, con un prologo e 13 quadri è stata scritta da Jules Verne e Adolphe d’Ennery secondo il romanzo I figli del capitano Grant pubblicato nel 1867-1868. La prima ha avuto luogo il 26 dicembre 1878 presso il teatro della Porte Saint-Martin. L’opera è stata rappresentata complessivamente 112 volte. Dal progetto dei 14 quadri proposti da d’Ennery, 13 saranno conservati ma con forti differenze.

Jules Verne e Adolphe d’Ennery
I viaggi al teatro
Edizione Hetzel, Parris, 1881
MJV A2777
Adolphe d’Ennery ha scritto più di 250 opere drammatiche. Jules Verne sembra avere saputo trarre vantaggio del suo savoir-faire, dato che dopo Il Giro del mondo in 80 giorn, porta in scena assieme a d’Ennery I figli del capitano Grant (1878) e Michel Strogoff (1880).

Programma illustrato dei Figli del capitano Grant
Adattamento teatrale del romanzo di Jules Verne al teatro della Porte Saint-Martin
Teatro della Porte Saint-Martin, Parigi, 1879
MJV H768

I figli del capitano Grant
Edizione Coyen, 1880 circa
Cromolitografiasu carta
MJV C29
Queste immagini sono ispirate all’adattamento teatrale del romanzo di Jules Verne I figli del capitano Grant del 1878. La scena centrale Thalcave che uccide il condor che porta via Robert Grant è presente sia nel romanzo che nell’opera teatrale. Tuttavia, sono stati creati nuovi personaggi per questo adattamento come la coppia Bob ed Elmina.

Viste stereoscopiche dell’adattamento teatrale
Michel Strogoff, e stereoscopio
Jules Alexandre Marinier, Parigi, 1885 circa
MJV G369
Lo stereoscopio è uno strumento progettato per l’osservazione delle viste che permette di restituire l’impressione di profondità e rilievo mediante la fusione di due immagini piane leggermente diverse, osservate contemporaneamente e separatamente da ogni occhio. Si tratta di un’antica versione della 3D.

Félix Tournachon detto Nadar
Ritratto di Jules Verne
Rivista Paris-Théâtre, n°273, 1878
MJV D480
Paris-Théâtre è una rivista settimanale dedicata al mondo dello spettacolo uscita tra il 1873 e il 1878 e poi, con lo stesso formato ma con il titolo Paris-Portrait, fino al 1880.

Michel Strogoff al teatro del Châtelet
Cartolina, Parigi, Fine del XIX secolo
MJV CP426
Programma illustrato
Stagione teatrale 1899-1900 del teatro del Châtelet
Imprimerie de la Bourse, Parigi, 1899
MJV H807

Michel Strogoff
Louis Galice et Cie, Parigi 1901
Manifesto per l’adattamento teatrale del romanzo di Jules Verne della tournée Romain
MJV D903 (acquisto con l’aiuto del Fondo Regionale d’Acquisizione per le Biblioteche)

Michel Strogoff
Manifesto per l’adattamento del romanzo al teatro del Châtelet
Émile Lévy & Cie, Parigi, intorno al 1891
MJV D192
Il successo del libro Michel Strogoff pubblicato nel 1876 spinge Jules Verne ad adattare l’avventura in un’opera teatrale.
Un dramma militare da grande spettacolo che scrive con Adolphe d’Ennery con il quale aveva già adattato Il giro del mondo in ottanta giorni. La prima viene rappresentata il 17 novembre 1880 a Parigi al teatro del Châtelet dalle 19.30 alle 2 del mattino. L’opera comprende 16 quadri, numerose scenografie, un balletto gitano e un balletto tartaro, 400 comparse, 800 costumi, 138 ballerini e persino uno squadrone di 30 corazzieri montati sui loro cavalli.
Rappresentata ininterrottamente per un anno intero, l’opera rimarrà in cartellone al teatro del Châtelet fino al 1939, periodo durante il quale è stata rappresentata 2.502 volte.

Nel 1871, Jules Verne inizia un progetto teatrale in collaborazione con il drammaturgo Édouard Cadol. Tuttavia, questa prima versione non conquista affatto i direttori dei teatri. Jules Verne comincia quindi la stesura del romanzo Il giro del mondo in ottanta giorni la cui pubblicazione è un vero successo. Cadol decide di modificare l’opera inziale ma i direttori del teatro della Porte Saint-Martin decidono di assumere, accanto a Jules Verne, un altro drammaturgo, Adolphe d’Ennery, per scrivere un adattamento del romanzo.
Édouard Cadol, Jules Verne
Il giro del mondo in 80 giorni, circa 1872
MJV B280 – Stampe di mostra (Acquisto con il sostengo del Fondo regionale di acquisizione per le biblioteche, 2015)
Jules Verne
Il giro del mondo in 80 giorni
Edizione Hetzel, Parigi, 1874
MJV A416
Mentre nel titolo del romanzo «ottanta» viene scritto in lettere, la cifra 80 viene usata per l’opera teatrale i suoi prodotti derivati.

La lanterna magica è un apparecchio di proiezione amplificata di immagini dipinte su vetro. Inventata nel XVII secolo, il suo uso si sviluppa nel XVIII e XIX secolo. Questo apparecchio è stato chiamato «lanterna magica» a causa del fascino che le immagini proiettate esercitava sul pubblico.
Usata in particolare per raccontare storie, prefigura l’invenzione de cinematografo.
Le scene presentate sono ispirate all’opera teatrale Il giro del mondo in 80 giorni scritta da Jules Verne e Adolphe d’Ennery.
Lanterna magica
Fabbricazione XX secolo
Cartone, carta e vetro
MJV G316
Il giro del mondo in 80 giorni
Lastre di lanterna magica in vetro
MJV G1

Alfred Jacobsen
Il giro del mondo in 80 giorni
Copenaghen, 1881-1883
Teatro con scenografie e personaggi in cartone cromolitografato
MJV G288
Il teatro di carta è una tecnica di manipolazione di figurine in carta e cartone che appare all’inizio del XIX secolo in Inghilterra in risposta alla passione per il teatro che si sviluppa in Europa.
Questo «piccolo teatro» è quindi costituito da vari elementi indispensabili per rappresentare uno spettacolo: facciate, spesso ispirate a teatri esistenti, scenografie e quinte, personaggi con svariati posizioni e costumi che permettono di farli evolvere durante lo spettacolo.
Qui, si tratta di scenografie ricavate dall’opera teatrale del Giro del mondo in 80 giorni e più precisamente delle scenografie di un Palazzo in India dove si svolgono alcune scene della trama.

Il successo di Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne a teatro è all’origine di una consistente produzione di oggetti di ogni genere. Un vero e proprio «merchandising» incentiva la vendita di prodotti derivati: figurine di Phileas Fogg, giochi dell’oca, giochi di cubi, lotto, puzzle, piastre di lanterna magica, stoviglie…
Calamaio Phileas Fogg
Fine XIX secolo – inizio XX secolo
MJV G3
Statuette Phileas Fogg
Fine XIX secolo – Inizio XX secolo
MJV G2
Piatti Il giro del mondo in ottanta giorni
Maiolica, Creil et Montereau, 1880 circa
MJV G8
A partire dal 1844, la fabbrica di Creil et Montereau produce serie di patti «parlanti» che si prestano a molti soggetti. Nel 1880, sono realizzate quattro serie di piatti che rappresentano 12 episodi del romanzo di Jules Verne. I disegni sono decorati con un bordo viola, blu, verde o nero. A differenza di molti prodotti derivati, le serie scelte dal produttore si riferiscono solo agli episodi del romanzo.